Il succedersi dei ritmi, col passare ad un’altra dimensione immette un nuovo fattore. La luce, che funge da elemento aleatorio e sensibile. Una lieve deviazione ottica di ordine casuale rende possibile la più raffinata lettura e fruizione estetica del lavoro di Bargoni. Un quid di impreciso e indeterminato che, presente nell’elemento materico o nell’alternarsi cromatico, o nella asimmetria-simmetria ed ora nella disarmonia luminosa, distingue la ricerca di rapporti e ritmi cromatici di Bargoni, allontanandolo da qualsiasi moda espressiva. (Germano Celant)
BARGONI
“L’artista genovese ha raggiunto un linguaggio dove, alla precisione delle sperimentazioni geometriche si allea l’imprecisione e l’ambiguità dell’”Asimmetrico”: questo elemento è capace di vitalizzare e rendere imprevedibili le creazioni dell’arte programmata.” (Gillo Dorfless)


1967 - Gillo Dorfles con Giancarlo Bargoni

1967 - Bargoni con Jesus Soto
